Estate in giallo by Autori Vari

Estate in giallo by Autori Vari

autore:Autori Vari [Vari, Autori]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788854156579
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2013-06-13T22:00:00+00:00


Il banchetto finisce in una selvaggia danza di trionfo. Tutti insieme ballano come pellirosse, ululando e agitando in aria le armi attorno al fuoco che manda bagliori rossastri nel bidone. Ruggine impugna la mannaia in una mano e la sua fedele mazza chiodata nell’altra, Bozo sferza l’aria con la catena, Cacciatore finge di prendere di mira nemici immaginari, Piaga sferra grandi colpi con il coltello. All’improvviso, alcune urla acute interrompono la danza. Tutto il gruppo si precipita verso l’angolo dove Pesca, con i piedi legati, è rimasta a divorare la sua porzione di carne secca e biscotti.

La ragazzina è a terra, che scalcia, graffia e morde, mentre Muffa, sopra di lei, tenta di immobilizzarla con la tunica sollevata e il pene nudo ed eretto. Ruggine lo scaraventa di lato con una spinta, l’altro tenta di rialzarsi, ma un calcio in pieno petto lo sbatte a terra. Quando si rialza ha il viso congestionato di rabbia e dolore.

«Che cazzo vuoi? È tua? L’hai comprata?», ruggisce.

«Lei non si tocca. È di tutti. Dobbiamo tenerla bene, tra quindici tramonti la vendiamo», replica il capo, asciutto.

«È una femmina no? Trattiamola come una femmina, è ora che cominci a imparare».

«Lei non si tocca».

«Perché?», Lucertola si è accostato a Muffa, minaccioso, brandendo i suoi spunzoni di metallo. «Muffa ha ragione. Questa stronza farà la puttana per il resto della sua vita, tanto vale che inizi subito», aggiunge sfregandosi il davanti dei calzoni con la mano. Dal gruppo si leva qualche risata, poi Piaga si unisce ai due senza parlare, la lama del suo coltello riverbera il fuoco.

«Io non so cosa le faranno fare, ma se è come dite voi, se deve fare la puttana, allora di sicuro è meglio che sia vergine, no?», replica Ruggine che vede la situazione sfuggirgli di mano. «Lo diremo a Loro e ci faremo pagare di più».

«Non c’è mica bisogno di sverginarla. Possiamo divertirci un po’ tutti insieme e lasciarla intatta, di certo a Loro non importerà un cazzo», propone Piaga con un ghigno lascivo.

Ruggine mostra la mannaia, piatta, pesante, affilata come un rasoio.

«Taglio la mano al primo che tenta di toccarla, lo giuro», minaccia.

«L’hai detto tu, no? È di tutti», sbotta Lucertola «Cos’è, vuoi tenertela tutta per te? Te la vuoi spassare da solo?», poi si gira verso gli altri. «Mi sa che questo si è innamorat…». Il pugno di Ruggine lo centra allo stomaco. Lucertola si piega su se stesso, mollando gli spunzoni e Ruggine lo atterra con una ginocchiata al mento. Gli altri si fanno avanti, lentamente, ma all’improvviso si bloccano. Alle spalle di Ruggine è comparso Bozo, massiccio e spaventoso, la catena che oscilla nell’aria.

Ruggine volta la testa, aspettando di sentire il colpo sulle spalle o sulla testa, ma il gigante lo affianca.

«Si fa come dice Ruggine, è lui che comanda», barrisce.

Il gruppo si disperde velocemente, tra grugniti e imprecazioni soffocate. Ruggine tende la mano a Bozo.

«Grazie». L’altro scrolla le spalle.

«Mio padre lo faceva a mia sorella… Non sopporto queste cose. Maiali schifosi».

Restano qualche istante in silenzio, poi Ruggine gli fa cenno di accostarsi.



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